Teatro

Nuovi scenari, nuovi entusiasmi

Nuovi scenari, nuovi entusiasmi

Il saluto della nuova direzione ai lettori di Teatro.it, in vista delle novità di settembre.

Durante questo primo frammento di estate, ho già avuto il piacere di assistere ad alcuni dei festival che attraversano gioiosamente la penisola, facendomi spesso sorprendere da conversazioni occasionali, sia con addetti ai lavori, sia con spettatori, sia con abitanti coinvolti solo indirettamente: tutti loro mi hanno restituito il senso di ciò che stava accadendo, sotto la forma non di un momento sporadico legato ad un evento, quanto di uno stato, una condizione, una voglia di essere e di sentirsi in un certo modo. È stata fortissima la percezione del loro voler essere parte, e di appartenere ad un mondo nel quale la cultura, nel senso più ampio possibile, entri nelle case, nelle stanze da letto, nelle cucine e nei salotti, per creare un ambiente più adatto alla vita quotidiana, e non soltanto ad una serata.

Capita spesso, in uno spettacolo, che ogni tassello si metta magicamente al suo posto perfetto, e che questo si riverberi negli sguardi anche di coloro che sono meno soliti alla frequentazione delle platee: è lo spirito che immagino possa, debba cercare chi sfoglia un giornale come questo, del quale oggi assumo la direzione.

Teatro.it è già la più importante testata specializzata nel settore, e questo si deve esclusivamente alla competenza ed alla passione di coloro che hanno dedicato ogni energia alla sua costruzione, a cominciare dalla persona che lo ha nutrito e diretto fino a farlo diventare il punto di riferimento riconosciuto che oggi rappresenta: Fabienne Agliardi ha mantenuto il timone fino ad oggi, quando ha deciso di compiere altri passi sulla sua strada personale, lasciando a me il compito di prendere per mano la creatura per continuare il cammino, probabilmente per la sensazione del nostro in idem sentire, e dimostrandomi una fiducia che da oggi mi impegno a ripagare.

Ci troviamo, ripeto le sue parole, in una fase delicata di crescita, e lo è davvero, perché sta per nascere una nuova sfida legata ai linguaggi, imprescindibili per la comunicazione verso la platea di oggi: grazie al nuovo impegno di chi sta credendo nel nostro lavoro, con il portale che partirà a settembre il giornale si è posto obiettivi ancora più ambiziosi, con i quali rilanceremo e perfezioneremo la nostra idea di una comunità (addetti ai lavori, spettatori ed ampio indotto) che vive intorno al mondo dello spettacolo.

In un periodo come questo, in cui la cultura viene trattata come un'ancella povera del vivere, a qualcuno il nostro slancio e la nostra passione potrebbero sembrare démodé, quasi parte di un mondo parallelo e di una vita staccata dalla cosiddetta realtà: ebbene, non lo sono affatto, e se talvolta lo diventano è per colpa soprattutto della scarsa considerazione istituzionale, del tutto indegna della immensa, ineguagliabile tradizione artistica e culturale del nostro Paese. La certezza me la danno gli occhi e le anime delle persone, nella loro vita vera, perché in esse continuo a vedere cosa sono capaci di generare la potenza, la bellezza e la magia del teatro, della musica e delle Arti. Questo è il mondo dei sorrisi e dell'incanto, capaci di trasformare a volte momenti della vita, altre volte anche una vita intera; di fronte alla possibilità di servire questa causa, io non saprei trovare qualcosa per cui entusiasmarmi di più.